Progettare insieme tecnologia, organizzazione, lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni

Una keynote lecture ai Direttori del Personale delle Pubbliche Amministrazioni alla Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione

Le tre mission impossibile delle Pubbliche Amministrazioni sono a) Semplificare e liberare l’amministrazione dalla «burocrazia» nefasta, eliminando inutili regole, regolamenti, procedure e processi inefficaci: rendere le amministrazioni pubbliche più semplici e più amichevoli per i cittadini. d) Migliorare i servizi, l’organizzazione, la tecnologia e mobilitare l’energia dei dipendenti per conseguire efficacia, efficienza, sostenibilità. c) Ridare prestigio alle Amministrazioni, costruire un’identità positiva, abolire la corruzione.

Il dibattito in questi decenni si è polarizzato tra false alternative: legislazione che rafforza i diritti versus progettazione dei servizi; riforme legislative delle strutture e delle procedure formali versus gestione dei cambiamenti dei processi, dell’organizzazione e dei comportamenti lavoro definito da regole versus lavoro professionale. In realtà queste non sono alternative, ma piuttosto dilemmi, perché entrambe le polarità possono essere ottimizzate congiuntamente.

A completare e integrare la legislazione, sono stati proposti diversi tipi di soluzioni.

Negli anni 80, per potenziare l’azione organizzativa nasce l’approccio New Public Management (NPM), dando ai manager pubblici maggiore autonomia e responsabilità come nel privato, sviluppando indicatori e procedure di controllo delle prestazioni (Hood, 1991). La trasformazione dei “burocrati” in “manager pubblici” nei paesi europei è stata buona nei paesi anglosassoni, bassa in Germania e Italia.

Farnham (1996) lo addebita al diritto amministrativo.

L’idea di una governance senza governo, ossia di una governance partecipata (Rhodes 1997) è un approccio basato sull’idea di reti tra attori pubblici e privati che cooperano per raggiungere obiettivi comuni e sviluppare capitale sociale. Applicato raramente ma promettente.

L’attesa di affrontare le sfide attraverso la sola adozione delle tecnologie informatiche , vista come «key weapon», «arma strategica», rischia oggi di andare incontro a peggiori delusioni.

Vi sono quattro tipi di modalità di cambiamento:

  1. La gestione del cambiamento ordinamentale (fatta per legge)
  2. Il cambiamento localizzato e osmotico (micro-adattamento al mutato contesto)
  3. Il cambiamento tecnologico (digitalizzazione dei processi e automazione delle operazioni)
  4. Il cambiamento processuale che ha come oggetto cambiamenti strutturali nella progettazione del servizio, dell’organizzazione, della tecnologia, dei lavori, ossia il cambiamento governato dei sistemi sociotecnici (Trist 1993).

Per affrontare la Quarta Rivoluzione Industriale occorre attivarli tutti e quattro.

Leggi le Slides: “Progettare insieme tecnologia, organizzazione, lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni” (formato Power Point, 4.06 Mb).

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